
Transizione ecologica e lavoro: una alleanza per il futuro
er affrontare il cambiamento climatico, l’inquinamento e il crollo della biodiversità, le nazioni e le imprese devono passare a economie e società più verdi, resilienti e neutrali dal punto di vista climatico. Questa trasformazione è un processo necessario, urgente, possibile. Lo sviluppo di modelli di consumo e produzione sostenibili genera un potenziale per la creazione di nuovi posti di lavoro e per lo sviluppo di nuove attività e rappresenta un’opportunità imperdibile per un Paese manifatturiero come l’Italia, già oggi la seconda Green Economy d’Europa. Ma per realizzare una “transizione giusta” è necessario organizzare una nuova economia non solo più “verde” ma anche più inclusiva e creare opportunità di lavoro nuove e dignitose non lasciando indietro nessuno. Come è possibile farlo massimizzando le opportunità sociali ed economiche dell’azione per il clima? Nella attuale situazione di crisi climatica ed energetica, di grande incertezza politica e sociale che cosa è meglio fare? Rallentare il ritmo della transizione verso modelli più sostenibili di produzione e lavoro nella speranza di diminuirne gli effetti già oggi fonte di grande preoccupazione o accelerare, per avere più possibilità di essere pronti/e ad affrontare e gestire le trasformazioni in atto?
Intervengono tra gli/le altri/e:
Pierpaolo Bombardieri, Segretario Generale UIL
Chiara Braga, Responsabile Ambiente PD
Annalisa Corrado, Portavoce Green Italia
Andrea Di Stefano, Responsabile Progetti ESG-SDG Novamont
Michele Di Pascale, Sindaco di Ravenna
Gianna Fracassi, Vice-Segretaria Generale CGIL
Massimiliano Lapatti, Coordinatore ESTà
Rinaldo Melucci, Sindaco di Taranto
Antonio Misiani, Responsabile Economia e Finanza PD
Rossella Muroni, Deputata FacciamoEco
Luciano Pero, Professore, Politecnico di Milano
Wolfango Pirelli, Presidente Associazione Ambiente Lavoro
Giuseppe Provenzano, Vice-Segretario PD
Luigi Sbarra, Segretario Generale CISL
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