Aspetto con impazienza la nuova versione del decreto Rilancio che, stando alle indiscrezioni, reintrodurrebbe ma in una nuova versione il bonus per l’acquisto di mezzi come biciclette normali o a pedalata assistita, segway e monopattini.
Non voglio nemmeno prendere in considerazione che dopo annunci, promesse e confronti l’articolo con le misure per incentivare la mobilità sostenibile sia stato tagliato per fare marcia indietro. Mi aspetto casomai una sua più ampia e coerente formulazione. In particolare che la spesa coperta per l’acquisto di bici o altri mezzi di micro mobilità elettrica possa scendere anche al 50% dell’acquisto, sempre fino a 500 euro, per aumentare il numero dei bonus da poter distribuire, che sia ulteriormente abbassato il requisito sull’ampiezza della città di residenza per l’accesso al bonus da almeno 40 mila ad almeno 30 mila abitati, perché anche chi abita nei centri più piccoli ha diritto di andare al lavoro senza inquinare, e che il bonus sia esteso anche alle aree con criticità ambientali legate alla qualità dell’aria.
Nella nuova versione del decreto, inoltre, mi auguro sia recuperata anche la parte relativa alla modifica del codice della strada propedeutica alla realizzazione di bike lane nelle nostre città. Le linee guida del Mit con cui si vorrebbe sostituirla, infatti, sono troppo rigide e non renderebbero in pratica possibili interventi stradali per le bici che i Comuni realizzano già da tempo. Per questo il Coordinamento Associazioni e Movimenti Cicloattivisti e Ambientalisti torna a chiedere di agire sul Codice della strada per avere bike lane, linee di arresto protette agli incroci, doppio senso ciclabile e corsie condivise bus+bici.
Più in generale mi aspetto una accelerata del governo sul fronte della mobilità sostenibile… ovviamente rigorosamente ciclistica, elettrica e a zero emissioni. Perché senza una rete di emergenza per la mobilità dolce e sostenibile, senza dare sostegno e garantire sicurezza a chi sceglie questa opzione, le nostre città torneranno ostaggio del traffico privato e dello smog. Uno scenario che non voglio neanche prendere in considerazione.
NO ad alcun limite di abitanti !!!
Nei piccoli e anche piccolissimi comuni il traffico auto è una calamità in aumento costante !!!
È il momento di farti sentire da tutti i vecchi tromboni che si sono radunati in quel LEU da te a suo tempo presentato in modo eccellente.
Alternativa lascia LEU e vai nel PD ; affiancati magari a Debora Serracchiani sperando che torni ad essere quella conosciuta alla nota Assemblea dei Circoli con l’allora Segretario reggente Dario Franceschini