E PREVEDERE PIU’ FONDI PER I NOSTRI CENTRI MINORI GIA’ NELLA LEGGE DI BILANCIO
Grazie alla legge Realacci sui Piccoli Comuni i borghi italiani hanno finalmente gli strumenti per concorrere a creare un ‘sistema Italia’ capace di migliorare la qualità della vita dei cittadini, di ridurre le diseguaglianze e di generare competitività. Una legge per cui con Legambiente ci siamo battuti a lungo, insieme a tanti sindaci, comunità e organizzazioni, che però ha bisogno di essere attuata per sostenere effettivamente i nostri centri minori.
Per questo è importante l’appello che Legambiente, ANCI, UNCEM e Associazione Borghi Autentici d’Italia hanno lanciato al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sollecitando l’approvazione dei decreti attuativi della legge 158/2017 e chiedendo maggiori risorse per i borghi sotto i 5mila abitanti. Due richieste necessarie per dare concretezza alle misure previste dalla legge, tra cui quelle per favorire il turismo di qualità e la promozione dell’agroalimentare a filiera corta, la diffusione della banda larga, una dotazione dei servizi più razionale ed efficiente, la manutenzione del territorio e la messa in sicurezza di strade e scuole, l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico.
Una sfida che speriamo il governo voglia raccogliere, dando seguito alle richieste di sindaci e associazioni a partire dalla legge di Bilancio. Perché sono queste le misure che servono per il rilancio dei territori e non il condono che si sta attuando in Centro Italia con il decreto Genova.
Così la vicepresidente del gruppo di LeU a Montecitorio Rossella Muroni intervenendo alla conferenza stampa sui Piccoli Comuni promossa da Legambiente, ANCI, UNCEM e Associazione Borghi Autentici d’Italia
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