Il biologico piace ed è in crescita costante per la qualità e per il legame con i territori, perché rispetta ambiente e salute, nonché per la sua funzione agro-ecologica. Lo riconosce anche la FAO: quella biologica è un’agricoltura sostenibile, che garantisce una maggiore biodiversità e aiuta il clima riducendo le emissioni e catturando CO2 nel terreno. Esattamente quanto richiederebbero la crisi climatica in atto e il Green deal europeo. Eppure dopo l’approvazione in prima lettura alla Camera nel dicembre 2018, il passaggio al Senato e il secondo via libera in Commissione alla Camera lo scorso luglio, la legge per la tutela, lo sviluppo e la promozione dell’agricoltura e dell’acquacoltura biologiche non riesce a tornare in Aula a Montecitorio.
Il testo prevede misure importanti: dal tavolo tecnico per la produzione biologica all’educazione al consumo, passando per le agevolazioni per la conversione al bio, anche attraverso forme associative e contrattuali per rafforzare la filiera e il lavoro. E se pure perfettibile, non possiamo bloccare il provvedimento per una mistificazione: il biodinamico rispetta la normativa sul biologico e chi lo usa per fare polemica ha il solo obiettivo di affossare questo provvedimento a sostegno dell’agricoltura bio. Una legge richiesta da associazioni e cittadini e attesa da migliaia di aziende, circa 80 mila, di un settore in cui siamo leader in Europa che come FacciamoECO chiediamo sia calendarizzata presto per l’Aula e approvata.
DA SOSTENERE CALENDARIZZANDO PRESTO IL PASSAGGIO FINALE IN AULA
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