La sindrome da alienazione parentale non ha alcun fondamento scientifico e non deve entrare nei processi. Pena l’annullamento delle sentenze. I minori devono essere sempre ascoltati nei processi che li riguardano, inoltre l’esecuzione coattiva di un provvedimento dell’autorità giudiziaria che riguarda un minore è fuori dallo stato di diritto ed è prevalente l’interesse dei bambini rispetto al diritto alla bigenitorialità. Lo dice la Cassazione nella sentenza con cui accoglie in pieno il ricorso di Laura Massaro, un pronunciamento storico destinato a fare scuola. Per la Massaro e suo figlio significa la fine di un incubo e tornare a vivere. Finalmente. Una bellissima notizia per loro, una speranza per tante donne e tanti minori che ancora si trovano nella stessa situazione in cui loro sono stati sinora. Su questo scempio di bambini e donne allontanati da un costrutto senza fondamento, o che vivono nella paura di essere divisi, lo Stato deve porre rimedio con urgenza. Oggi questo percorso appare troppo lungo, ma meno ripido.
PER LA MASSARO E SUO FIGLIO FINISCE UN INCUBO, PER TUTTE INIZIA UNA SPERANZA
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