La proposta di legge della Lega per dragare i fiumi italiani in deroga a tutte le norme di tutela ambientale e senza alcun riscontro tecnico scientifico è imbarazzante e preoccupante. Imbarazzante perché denuncia un’ignoranza totale dei criteri con cui si fa manutenzione degli alvei e dei corsi d’acqua. Preoccupante perché, come nel caso dello spargimento dei fanghi in agricoltura, è evidente che anche stavolta si risponde alla lobby di turno: saranno i cavatori a fregarsi le mani potendo estrarre sabbia e ghiaia gratis dai nostri fiumi.
Al contrario la riduzione del rischio alluvione può andare a braccetto con la gestione sostenibile dei corsi d’acqua. Come insegna con due esempi virtuosi e concreti il Premio nazionale di riqualificazione fluviale promosso dal Cirf. Il mio intervento su HuffPostItalia, che potete leggere qui.
Aggiungi commento