Il silenzio dell’Europa è vergognoso, l’Unione Europea su un tema importante ed epocale come quello della gestione dei migranti dovrebbe qualificarsi e darsi finalmente un’anima comune. Fino a quando non saprà affrontare la questione delle migrazioni e casi come questo della SeaWatch3 con una soluzione comune sarà lontana da quell’ideale politico di unità che era nelle sue aspirazioni fondative.
Ma le due forze che sono al governo in Italia hanno una responsabilità in più: il M5S in Europa ha votato contro la riforma del sistema di Dublino – il sistema per cui nella gestione dei migranti in UE non si applica la redistribuzione tra Stati membri ma il principio del primo ingresso – Salvini addirittura non ha partecipato ai lavori sulla riforma e si è alleato con i Paesi di Visegrad che hanno tutto l’interesse a lasciare l’Italia sola. E noi siamo la frontiera più esposta dell’UE.
Vedo poi che l’ex ministro Minniti si è finalmente accorto che la Libia non è un porto sicuro, peccato che l’Italia continui a sostenere la guardia costiera libica che commette crudeltà e violazioni dei diritti umani sia in terra che in mare. E questa è una contraddizione tutta italiana.
Noi continueremo a stare dalla parte della Sea Watch, di Mediterranea, delle Ong e di chi salva vite.
L’intervista che Lanfranco Palazzolo di Radio Radicale ha fatto a me e a Erasmo Palazzotto dal presidio di solidarietà con la SeaWatch3 e con i 42 naufraghi che sono a bordo di questa notte a piazza San Pietro promosso da Mediterranea.
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