«Non parlateci più di valori occidentali se non sapete difendere il popolo curdo»: parte in rete un appello tutto al femminile de Le Contemporanee per fermare la guerra nel Rojava. Lo lanciano giornaliste, scrittrici, studiose e donne dell’associazionismo ma anche artiste e donne dello spettacolo sollecitando adesioni, anche in vista di una manifestazione a Roma che potrebbe tenersi la prossima settimana. Il nuovo conflitto, spiegano le promotrici, scuote le coscienze femminili in modo speciale «perché siamo tutte consapevoli che è sotto attacco una enclave culturale unica in quell’area, che rispetta la parità femminile e i diritti delle donne fino a farne il simbolo delle sue aspirazioni di libertà».
Ecco l’appello:
Non parlateci piú di valori occidentali se non sapete difendere i curdi.
Non parlateci piú di paritá se lasciate ammazzare le libere donne curde.
Non parlateci più di pace se vi girate dall’altra parte davanti alla guerra piú ingiusta del secolo.
Non parlateci piú di lotta al terrorismo se abbandonate chi la combatte.
Non parlateci piú di niente. Di Italia, di Europa, di identitá, di dignitá della vita, di diritti umani, di giustizia, di aiutiamoli a casa loro, di bambini, di patrie, se non capite che tutto questo é a rischio nella guerra ai curdi e se non avete il coraggio di reagire. State zitti. Siete inutili. Non vogliamo piú sentirvi.
Noi stiamo con le donne, gli uomini e i bambini curdi. Svegliatevi. Fermate il massacro.
Per aderire info@lecontemporanee.it
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