La transizione energetica dalle fossili alle rinnovabili è fondamentale per la decarbonizzazione dell’economia. Se vogliamo un futuro sostenibile, quindi, non c’è tempo da perdere ma bisogna adottare entro il 30 settembre, quando scadrà la moratoria sulle trivelle, un Piano delle aree coerente con Green Deal e obiettivi climatici europei e programmare il progressivo abbandono delle trivellazioni.
Peccato che anziché accelerare su transizione e Pitesai, pensare a una road map e a un termine ultimo di validità delle concessioni per l’estrazione di idrocarburi e ad un conseguente stop delle autorizzazioni per ricerca e prospezione, come ci informa il Sole24Ore sia arrivato il via libera della Commissione Via per 9 progetti e oltre 20 pozzi. Dal sottosuolo emiliano ai fondali dell’Adriatico passando per il Canale di Sicilia.
Inizia male la Commissione Via del nuovo ministero della Transizione ecologica. Continuare a investire sui fossili va in direzione opposta alla decarbonizzazione dell’economia. Così facendo si compromette la missione dello stesso ministero guidato da Cingolani. Ovvero la transizione ecologica.
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