Il 17 marzo del 1990 l’Oms ha tolto l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali. In questi 32 anni, in molti Paesi, sono stati fatti grandi passi avanti nella strada dei diritti. Ma c’è ancora molto da fare per mettere al bando odio, discriminazioni e indifferenza, ce lo dice la cronaca quasi ogni giorno: insulti alle famiglie omogenitoriali, aggressioni omofobe, violenze fisiche o verbali nei confronti di chi non si “conforma”. E l’Italia è al 33esimo posto su 49 Stati dell’Europa e dell’Asia centrale presi in esame dal report Ilga-Europe sull’uguaglianza e la tutela dei diritti delle persone Lgbt+. Promuovere il rispetto e l’uguaglianza di tutte le persone dipende da ognuno di noi, contrastare anche con la legge discriminazioni, violenze e odio è compito di istituzioni e politica. Per questo, per una questione di diritti, il Paese ha bisogno del Ddl Zan.
#IDAHOBIT2022
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