L’Italia sta vivendo uno stato di eccezione senza precedenti, siamo chiamati ad affrontare una crisi sanitaria che per la sua gravità è diventata anche una crisi sociale ed economica tra le più gravi di sempre. Ma dobbiamo tenere i nervi saldi, saper cogliere le opportunità di questo periodo e riuscire a superarlo cambiati in meglio.
Un primo effetto positivo questa emergenza l’ha già avuto: mai come ora è chiara a tutti l’importanza del Servizio sanitario nazionale per garantire il diritto alla salute in modo uguale e universale su tutto il territorio nazionale. Il Ssn è una delle più importanti conquiste della nostra civiltà e mai come ora siamo grati a medici e infermieri. Ricordiamocelo anche domani.
Per il resto il coronavirus sta facendo esplodere contraddizioni e disuguaglianze della nostra società e i limiti dell’Unione Europea. Abbiamo l’occasione di ripensare tutto e disegnare il futuro come vorremmo che fosse, con una società e un’economia più giuste eque sostenibili e felici per tutti, tanto in casa che in Europa.
Tutti noi siamo chiamati ad immaginare un futuro diverso e ad interpretare il presente con una nuova consapevolezza. Cittadini ed Istituzioni. L’Europa e l’Italia sono chiamate a prendere decisioni all’altezza di questa crisi senza precedenti. Per un momento eccezionale servono misure eccezionali, ad esempio un piano di centinaia di miliardi di investimenti, mettere finalmente in campo una politica economica e fiscale comuni. Se non ora quando?
Da questo punto di vista la decisione senza precedenti dell’UE di sospendere il Patto di stabilità è un aiuto concreto che apre alla speranza.
Ciò detto, mentre siamo concentrati a superare l’emergenza e contenere la diffusione del contagio, dobbiamo anche prendere coscienza di come siamo arrivati sin qui. E ancora una volta la nostra attenzione dovrebbe concentrarsi su un modello di sviluppo rapace, che rompe tutti gli equilibri e non rispetta habitat, né biodiversità od ecosistemi. Lo hanno spiegato spiegato bene il professor Telmo Pievani dell’Università di Padova e il WWF: negli ultimi decenni abbiamo avuto comportamenti che aiutano i virus ad attaccarci, esiste un legame strettissimo tra le malattie che stanno terrorizzando il pianeta e le dimensioni epocali della perdita di natura. Distruggere le foreste e l’ambiente significa aumentare le probabilità e possibilità di contatto.
Ecco perché una delle nostre armi più efficaci per proteggerci dai virus e da nuove pandemie è proteggere l’ambiente. A nessuno deve venire in mente, usciti da questo periodo di difficoltà, di rilanciare l’economia a spese dell’ambiente, con un tana libera tutti che spinga avanti il business as usual, improponibili condoni o solite ricette fossili, né di essere indulgenti rispetto agli obiettivi dell’Accordo sul clima di Parigi.
È il momento di rilanciare e di essere ambiziosi, non di lasciarsi andare. Puntiamo alla neutralità carbonica al 2050 per tutta l’UE e facciamolo con coerenza, rivedendo al rialzo gli obiettivi intermedi al 2030 e accelerando sulla transizione energetica. Abbiamo le tecnologie e le competenze per farlo e dobbiamo sfruttare al meglio i fondi mobilitati dal green deal. Oggi abbiamo una drammatica consapevolezza in più, è l’attuale modello di sviluppo che ci ha resi così fragili, quando il virus sarà sconfitto non torniamo indietro ma guardiamo avanti!
Qui ll mio editoriale per Rinnovabili.it in versione integrale
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