Con il documento “Roma Capitale Circolare – le proposte per la chiusura del Ciclo dei Rifiuti di Roma” la Cgil di Roma e Lazio e Legambiente Lazio danno un contributo utile, concreto e fondato su numeri e tecnologie esistenti per progettare una risposta efficace e in linea con le indicazioni europee per la gestione del ciclo dei rifiuti. Una risposta credibile e coerente con il paradigma dell’economia circolare, capace di creare lavoro e sviluppare filiere industriali sul territorio.
In tema di gestione dei rifiuti l’Amministrazione capitolina dovrebbe puntare e investire prioritariamente su riduzione e prevenzione della formazione dei rifiuti, raccolta differenziata estesa e di qualità, recupero dei materiali, riuso, riciclo e su una virtuosa filiera dell’economia circolare. La soluzione ai problemi della Capitale, infatti, non è il mega-inceneritore annunciato dal Sindaco, ma impianti adeguati a una gestione corretta e sostenibile del ciclo dei rifiuti. Quindi incremento e miglioramento della differenziata, impianti per il trattamento della frazione umida, centri per il riuso e impianti all’avanguardia per recupero dei materiali così da dare un destino fruttuoso a tutte le frazioni raccolte. E i numeri di Cgil di Roma e Lazio e Legambiente Lazio lo dimostrano: riducendo del 12% la produzione di rifiuti, portando la differenziata a un livello che ci consenta di rispettare i target europei al 2035, avviando o potenziando la differenziata con relative filiere impiantistiche per il recupero anche di Raee, prodotti assorbenti della persona, tessile, terre di spazzamento, plastiche miste e scarti di edilizia, i rifiuti indifferenziati a Roma scenderebbero a circa 228 mila tonnellate l’anno. Una quantità che si potrebbe facilmente gestire con gli impianti in esercizio e che in futuro potrebbe essere ulteriormente ridimensionata grazie all’innovazione tecnologica. Siamo un Paese in cui le materie prime scarseggiano ma ricco di ingegno, che ha fatto del riciclo necessità-virtù e che oggi recupera materia dal 69% dei rifiuti industriali e ricicla il 54,4% dei rifiuti urbani. Sono queste le potenzialità che conviene sviluppare ulteriormente, anche a Roma, non l’incenerimento. Spero la Giunta Gualtieri vorrà prendere in seria considerazione il documento per Roma Capitale Circolare e che avvii un dialogo vero con i territori della Capitale.
Qui le slide “Roma Capitale Circolare – le proposte per la chiusura del Ciclo dei Rifiuti di Roma” di Cgil di Roma e Lazio e Legambiente Lazio.
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