Dalla crisi del covid dobbiamo uscire migliori, con un modello di sviluppo più attento ad ambiente e salute e più solidale. Questa la bussola degli emendamenti che ho depositato alla manovra.
Oltre alle proposte su assistenza domiciliare ai più fragili, sussidi ambientalmente dannosi e agricoltura sostenibile, ho presentato anche un emendamento per istituire un fondo di risposta globale alla pandemia con una dotazione di 600 milioni nel triennio 2021-2023 da utilizzare in favore dei Paesi terzi attraverso la cooperazione allo sviluppo. Depositata anche una proposta per aiutare gli operatori impegnati contro lo spreco nella filiera del recupero e della donazione di abiti usati, che prevede un rimborso del 40% dei costi sostenuti per la TOSAP e le concessioni ai comuni.
Per sostenere l’energia derivante da biomasse vegetali e rispondere agli ‘effetti collaterali’ negativi dell’iva al 22% sul pellet, ho poi proposto di estendere il meccanismo del reverse charge anche a questo prodotto. A oggi, infatti, l’Italia è uno dei Paesi europei con l’aliquota più alta su questo combustibile, fatto che secondo molti ha portato a un aumento dell’evasione. Un altro emendamento prevede da luglio 2021 royalties al 20% per le estrazioni di gas e petrolio, sia a terra che in mare, l’eliminazione delle esenzioni e l’esclusione della deducibilità delle royalties versate alle Regioni. Pensando a territori e comunità che hanno pagato a un modello vecchio di sviluppo un prezzo alto in termini di inquinamento e salute, infine, ho depositato un emendamento per l’istituzione di un fondo rotativo per la bonifica dei siti orfani.
Aggiungi commento