Con il decreto clima finalmente il Parlamento lavora su un provvedimento governativo dedicato all’ambiente e che sull’ambiente mette delle risorse. Si tratta di un passo avanti in direzione di quella discontinuità più volte invocata, che rappresenta la ragion d’essere di questo esecutivo, a cui però dovrà seguire un Piano Energia e Clima rafforzato negli impegni e nelle ambizioni e un’accelerazione sulle politiche per la conversione ecologica.
Tra le misure più significative del decreto cito il programma strategico nazionale per il contrasto ai cambiamenti climatici e il miglioramento della qualità dell’aria, quello di riforestazione urbana che renderà più sane, belle e sicure le nostre città, la promozione della vendita di prodotti sfusi e le misure per una mobilità più sostenibile.
Il testo è stato potenziato nel passaggio al Senato con il contributo determinante di LeU e avrei voluto introdurre ulteriori miglioramenti alla Camera, come l’abolizione nella produzione di bottiglie e vaschette in plastica per alimenti del vincolo di usare almeno il 50% di materia prima vergine, o la cancellazione degli incentivi per i biocarburanti con olio di palmo o olio di soia. Ma per questioni di tempo non è stato possibile.
Mi auguro quindi che queste misure si possano introdurre a breve con altri provvedimenti, insieme all’atteso avvio del taglio dei sussidi ambientalmente dannosi. Perché fatto il primo passo bisogna iniziare a correre e affrontare le questioni ambientali con un cambio di paradigma economico e fiscale, con un green deal che dia davvero al Paese una prospettiva di sviluppo equo, inclusivo e sostenibile.
Il mio intervento in Aula alla Camera durante la dichiarazione di voto sulla conversione in legge del decreto Clima.
Clima, Comunicati, In Parlamento
Dl Clima: passo avanti sulla via di un futuro sostenibile
MA DA ORA INIZIAMO A CORRERE
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