“Dietro la tragedia di Genova, che meritava un decreto a sé stante con risposte concrete per cittadini, imprese e città, il governo ha nascosto due condoni edilizi e un regalo alla lobby dei fanghisti. Creando un pericoloso precedente per cui ad ogni calamità naturale si potrà proporre una nuova sanatoria. Dopo quelli Craxi e Berlusconi arrivano quindi i condoni Di Maio-Salvini”.
Lo dichiara in una nota la vicepresidente del gruppo di LeU a Montecitorio Rossella Muroni.
“Per Ischia – prosegue la Muroni – ci sono sanatoria e contributo pieno per la ricostruzione degli abusi danneggiati o crollati nel sisma dell’ agosto 2017, anche in aree a rilevante rischio frane e a rischio sismico. E gli illeciti verranno sanati con i criteri del condono del 1985: il più permissivo. Per il Centro Italia si consente addirittura di sanare gli abusi compiuti fino al giorno prima del terremoto, per i quali non si è in possesso di alcun titolo edilizio e mai dichiarati.
“Per affrontare l’emergenza che si è determinata in Lombardia sui fanghi da depurazione in agricoltura– conclude la Muroni – il governo ha inserito nel decreto Genova anche una norma che concede il largo limite di 1000 mg/kg per gli idrocarburi pesanti C10 e C40. Sarebbe stato decisamente più utile affrontare la questione nel suo complesso con un provvedimento ad hoc. Invece la logica è sempre agire in emergenza e rispondere agli interessi privati nei collegi elettorali, anche a scapito di legalità e sicurezza dei cittadini”.
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