Per aiutare l’economia messa a dura prova dalla pandemia a ripartire con il piede giusto ho presentato alcune proposte migliorative al decreto Rilancio focalizzate su superbonus, bonus bici e mobilità sostenibile, assistenza socio-sanitaria.
Gli emendamenti a mia prima firma sul superbonus mirano ad ampliare la portata della misura e a renderla più incisiva ai fini della sostenibilità ambientale, ad esempio, includendo tra gli interventi da incentivare anche la messa in opera di impianti di riscaldamento alimentati a biomassa con classe di qualità 5 stelle, introducendo un miglioramento delle prestazioni energetiche quantificato in almeno il 50%, estendendo i benefici del credito di imposta al 110% anche ai soggetti privati che realizzino interventi di riqualificazione di edilizia scolastica. E ancora, le proposte emendative a mia prima firma prevedono di prorogare fino al 2023 i tempi per la realizzazione di cantieri nel patrimonio di edilizia residenziale pubblica che è quello più bisognoso di riqualificazione, ma anche quello per il quale le procedure deliberative sono più lunghe, e di subordinare il riconoscimento della cessione del credito o dell’incentivo fiscale pubblico per bonus ristrutturazione, ecobonus, bonus antisismico e bonus facciate non solo al “bonifico parlante” e alla corretta documentazione da inviare all’Enea, ma anche al possesso da parte delle aziende del Durc di congruità per contrastare oltre all’evasione fiscale anche il lavoro nero o grigio nel mercato privato.
Per promuovere la mobilità sostenibile ho, inoltre, depositato emendamenti per riconoscere anche gli studenti fuori sede il bonus bici e per istituire il doppio senso ciclabile e le zone scolastiche con velocità e traffico limitati. Sul fronte dell’assistenza socio-sanitaria territoriale, di prossimità e domiciliare ho, infine, sposato la proposta di CittadinanzAttiva per rafforzare e ampliare le prestazioni a favore di tutti i cittadini, ma in particolare dei più fragili, grazie a fondi aggiuntivi. Le risorse deriveranno da una rimodulazione dell’accisa sui prodotti da tabacco riscaldato, che verrà portata dall’attuale 25 al 75% di quella applicata sulle sigarette tradizionali. Non una nuova tassa, ma una riduzione di uno sconto fiscale a vantaggio della salute di tutti e del nostro Sistema sanitario nazionale.
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