La parità di genere nel nostro Paese è ancora da realizzare. Tuttora se va bene noi donne veniamo retribuite meno dei nostri colleghi uomini, se va male siamo costrette a scegliere tra il lavoro e la famiglia visto che la cura e l’assistenza sono demandate a noi. Come se non bastasse viviamo in un periodo caratterizzato da un clima di regressione con un governo che propone politiche repressive e regressive, come il dl Sicurezza o il ddl Pillon.
E rischiamo di essere un Paese senza futuro perché incapace di sfruttare e valorizzare l’intelligenza, le competenze e le capacità delle donne.
Serve realizzare una piena uguaglianza di genere così da garantire, insieme, il diritto al lavoro e il diritto al tempo, per cogliere quel protagonismo femminile di cui il Paese ha grande bisogno. Un percorso da compiere insieme dialogando con l’Europa. Camminare insieme è quello che ci serve per sostenere le donne a trovare la propria strada, per incoraggiarle a mettere a frutto i propri talenti, a rivendicare il proprio ruolo nella società e a non rinunciare ai propri progetti.
Ecco perché mi è piaciuto da subito il progetto de ‘Le Contemporanee’: la start-up sociale e digitale che nasce da un’idea di Sarah De Pietro, Valeria Manieri e Cristina Sivieri Tagliabue per raccogliere profili, idee e proposte dell’universo femminile al fine di promuovere l’empowerment e il protagonismo femminili. Condividendo obiettivi e valori del progetto partecipo con convinzione all’evento ‘La scoperta dell’Europa: le donne’ e domani sarò a Napoli. Una bella risposta al Congresso mondiale della famiglia ‘medievale’ di Verona.
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