Chi cercherà sul vocabolario online della Treccani la voce ‘donna’ da oggi non troverà più tra i sinonimi parole offensive quali ‘cagna’ o addirittura peggiori come ‘zoccola’, che andranno sotto la parola prostituta. No non è la trama di un film distopico, ma la realtà italiana. Informa della notizia un articolo di Repubblica che da un altro dettaglio importante: il cambiamento dell’Enciclopedia italiana è stato sollecitato da un dibattito tra un gruppo di attiviste e la direttrice stessa del vocabolario Treccani.
Possiamo plaudire alla prima volta di una donna alla guida dello Cnr o alla guida dei servizi segreti, fare sinceri auguri di buon lavoro alla Carrozza e alla Belloni, ma è evidente che è ancora lunga la strada per raggiungere la parità di genere nel nostro Paese e che questa sfida passa dall’educazione e da un cambiamento culturale. Per fare qualche passo avanti nella giusta direzione sarebbe importante, come chiede l’alleanza ‘Donne per la salvezza’, prevedere misure più ampie e incisive a favore delle donne nel Pnrr. Un altro punto del Piano da migliorare e per cui non mancherà l’impegno di FacciamoECO.
SERVONO CAMBIO CULTURALE E MISURE PIÙ INCISIVE NEL PNRR
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