L’ambientalismo è benessere, è lavoro, è impresa. Adesso è il momento per la politica di comprendere che le opportunità del “Green Deal” sono maggiori rispetto ai rischi che molti stanno usando come spauracchio per frenare la transizione ecologica.
Il nostro è un paese con più ingegno che risorse: questo ci ha permesso di avere la più alta percentuale di riciclo dei rifiuti in Europa e di avere un tessuto imprenditoriale green all’avanguardia.
Se la politica darà supporto a questo tessuto, l’ambientalismo diventerà l’interesse di molti e non il bel gesto di pochi che se lo possono permettere; se saprà incentivare semplificando, la transizione ecologica sarà un vantaggio per tutti.
Già oggi i lavoratori della Green Economy sono più di 3 milioni. Non partiamo da zero, dobbiamo avere fiducia nelle migliaia di imprese italiane che stanno innovando e creando ricchezza rispettando l’ambiente. La politica deve avere il loro stesso coraggio perché gli ambientalisti svolgono un ruolo vero quando non si limitano a fischiare l’arbitro ma provano a giocare la partita.
Ne ho parlato con Antonio Cianciullo su HuffPost Italia.
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