IL MIO INTERVENTO IN AULA NELLA DISCUSSIONE GENERALE SUL DDL SALVAMARE

La lotta alla plastica a mare è anche una grande impresa collettiva, da giocare in squadra tra cittadini, istituzioni, imprese, associazioni.
Sul fronte dei cittadini, in particolare, negli anni si è lavorato moltissimo con campagne di sensibilizzazione e di volontariato attivo realizzate, tra l’altro, dalle principali associazioni ambientaliste italiane – Legambiente , WWF  e MareVivo -, un’opera continua e costante di coinvolgimento ed attivazione fatta ben prima che le istituzioni si rendessero conto della gravità del problema. E la gravità del problema dei rifiuti in mare ce la racconta bene il quadro emerso da un monitoraggio effettuato da Legambiente lungo 93 spiagge della nostra Penisola: sono stati trovati una media di 968 rifiuti ogni 100 metri lineari , l’81% dei quali in plastica. Per ogni passo che facciamo sulle nostre spiagge incrociamo più di cinque rifiuti.
Una mole incredibile, che rappresenta solo la punta dell’iceberg: quelli in spiaggia e sulla superficie del mare sono appena il 15% dei rifiuti che entrano nell’ecosistema marino e nelle reti dei pescatori si trovano più scarti che pesci.
A partire da questi dati e dalle pratiche di volontariato ambientale sperimentate in questi anni il Ddl SalvaMare, che prende spunto dalla mia proposta di legge sul ‘fishing for litter’, intende disciplinare e rafforzare le campagne volontarie di pulizia di mari e fiumi del Paese.
Con il via libera a questo provvedimento vogliamo contribuire al risanamento dei nostri mari, alla promozione dell’economia circolare e alla sensibilizzazione della collettività per la diffusione di modelli di comportamento virtuosi.
Questa legge vuole essere anche una grande occasione di crescita culturale sui temi della salvaguardia del mare e del contrasto all’abbandono dei rifiuti. Cresce, infatti, tra i cittadini la consapevolezza della gravità della situazione ambientale: surriscaldamento globale, gestione e smaltimento dei rifiuti, inquinamento di acqua e aria e aumento della plastica sono considerati problemi sui quali intervenire con più urgenza; e c’è sempre più diffuso il timore per lo stato ambientale dei luoghi in cui si vive. Il dato emerge da un’indagine pubblicata dall’istituto di ricerca SWG e rilanciata anche dal WWF. Un dato che cito per dire che il Paese è pronto a una legge sul ‘fishing for litter’ per salvare i nostri mari. Anzi, ce la chiede.
Il mio intervento in Aula alla Camera durante la discussione generale del Ddl Salvamare e delle Pdl abbinate.

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Rossella Muroni

Ecologista, progressista e femminista, esperta di sostenibilità ambientale e Presidente di Nuove Ri-Generazioni. Fino a ieri presidente nazionale di Legambiente e vicepresidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati.

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