“Ci voleva Cantone per spiegare al Governo giallo verde che la deroga prevista nel decreto Genova a tutte le norme extrapenali comporta la deroga al codice antimafia. Come sottolineato dal presidente dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione, infatti, la gestione dei rifiuti e delle macerie e la movimentazione della terra sono da sempre le due porte di ingresso per gli interessi ecomafiosi.
Cantone ha fatto notare che si sta «affidando al Commissario una disciplina alquanto complessa, non solo sugli appalti ma anche sui rifiuti» e in questo modo «si rischia di moltiplicare il contenzioso proprio perché il quadro normativo si caratterizzerà per estrema incertezza». La Liguria non sarà terra di mafia, come ha ricordato Cantone ma secondo i dati delle forze dell’ordine e raccolti nel rapporto Ecomafia di Legambiente nel 2017 la Liguria risulta prima regione al nord per numero di illeciti ambientali secondo la legge sugli ecoreati con ben 1488 infrazioni specialmente legati alla filiera del cemento e dei rifiuti”.
Commenta la deputata LeU Rossella Muroni dalla Commissione Ambiente, dove il presidente dell’Anac Cantone è stato audito sul decreto Genova, annunciando la presentazione di un emendamento per correggere il provvedimento.
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