Per la Giornata Mondiale degli Oceani sarebbe un bel segnale se riprendesse l’esame in Commissione Ambiente alla Camera della mia proposta di legge per il ‘fishing for litter’. Un testo che vuole contribuire al risanamento dell’ecosistema marino grazie all’aiuto dei pescatori e che consente loro di raccogliere i rifiuti recuperati in mare e di portarli a terra senza doverne sostenere i costi di smaltimento. Come invece avviene oggi.
La proposta a mia prima firma (A.C. 907), sottoscritta anche dal collega Fornaro, è ispirata all’esperienza positiva del progetto sperimentale Arcipelago Pulito e all’impegno per i nostri mari di associazioni come MareVivo e Legambiente. Il testo è stato incardinato in Commissione Ambiente lo scorso gennaio e avrebbe dovuto approdare in Aula alla Camera in giugno, invece il suo esame è fermo in Commissione, rallentato dalla conversione dei troppi decreti governativi e dall’attesa del ddl Salva-Mare – approvato due mesi orsono in Cdm – per l’abbinamento. Come più volte annunciato dal ministro Costa, infatti, il testo dell’esecutivo ‘adotta’ di fatto la misura prevista della mia proposta di legge.
Il marine-litter è una delle più gravi emergenze ambientali del pianeta. Per questo sarebbe importante che l’esame della mia proposta per il ‘fishing for litter’ riprendesse e proseguisse spedito. Sarebbe anche un modo per ribadire la centralità e il ruolo del Parlamento nel processo legislativo troppo spesso sacrificati da questo governo.
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