Crisi climatica, siccità, venti torridi, uniti a disattenzione e in molti casi anche al dolo, stanno mandando in fumo decine di ettari soprattutto al centro Sud. Dopo la Sardegna, l’emergenza si è spostata in Sicilia e anche in Abruzzo, dove abbiamo nuovamente visto il dramma dei boschi inceneriti e dei cittadini sfollati, a cui va la mia solidarietà.
Contro le fiamme estive bisognerebbe mettere in campo azioni di prevenzione e buona gestione dei boschi più decise, un rafforzamento di mezzi e forze dell’ordine preposte al controllo e all’azione di spegnimento degli incendi e un potenziamento delle amministrazioni che aiuti i comuni ad aggiornare tempestivamente il catasto delle aree percorse da fuoco. Ma per dissuadere i piromani è bene far valere il reato di disastro ambientale introdotto con la legge sugli ecoreati contro chi accende roghi dolosamente.
Anche per evitare di vedere andare in fumo i nostri boschi e la possibilità di assicurare alla giustizia i responsabili degli eventuali incendi dolosi, quindi, sarebbe stato importante inserire almeno il disastro ambientale tra i reati gravi per cui la riforma Cartabia non prevede termini che ne determinino l’improcedibilità. Ma vista l’impossibilità di fare ulteriori correzioni al testo data dalla posizione della questione di fiducia, FacciamoECO sarà costretta a votare contro la riforma del processo penale.
MA CON RIFORMA CARTABIA RISCHIANO DI RESTARE IMPUNITI
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