La passata di pomodoro realizzato da Good Land in collaborazione con l’associazione ‘No Cap’ racconta quanto si può produrre in maniera equa, giusta, solidale rispettando i lavoratori e combattendo il caporalato, che è una delle grandi piaghe presenti nelle campagne del nostro Paese.
Un progetto che mette insieme la filiera, dal campo fino alla distribuzione, chiamando le migliori energie per dimostrare che anche in Italia si può produrre in maniera pulita, giusta, equa combattendo il caporalato non solo dal punto di vista della repressione ma offrendo un prodotto ai consumatori in modo da farli diventare protagonisti del cambiamento.
Anche dal punto di vista dell’azione politica abbiamo tantissimo da fare: adesso c’è il tavolo attivato dal ministero dell’Agricoltura, c’è l’azione del ministero dell’Interno e del ministero del Sud per l’attuazione della legge contro il caporalato e sul fronte delle azioni in positivo c’è da licenziare in Senato la legge sul biologico, approvata all’unanimità alla Camera. Sarebbe auspicabile che il Senato licenziasse questa legge il prima possibile perché costruendo filiere positive e controllate si combatte il caporalato in maniera concreta, costruendo l’alternativa allo sfruttamento e all’inquinamento nelle nostre campagne.
La mia intervista alla 9 Colonne in occasione della presentazione, alla Camera, del pomodoro e della passata No Cap che la rete internazionale anti-caporalato ha confezionato insieme alla start up Good Land.
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Da GoodLand e NoCap un bel progetto per combattere il caporalato anche in positivo
LA MIA INTERVISTA ALLA 9 COLONNE
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