Sogno un paese in cui le questioni ambientali e l’ecologia siano trasversalmente riconosciuti dalla varie forze politiche. La presenza territoriale è fondamentale per cogliere l’importanza dell’ambiente.
Come dimostra la mozione unitaria per superare il modello della chimica in agricoltura nata da una atto a mia prima firma che abbiamo approvato all’unanimità in Aula alla Camera. Un risultato che è stato possibile proprio perché la Lega è presente sul territorio e i suoi amministratori locali, ad esempio in Veneto, sanno bene che la questione pesticidi sta diventando una questione sociale, che non si può continuare a irrorare campi vicini a scuole e parchi pubblici. Perché la salute è prioritaria e i cittadini non sono giustamente più disposti a sopportare la contrapposizione tra salute e sviluppo economico, ma pretendono uno sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente.
Per questo è cruciale il ruolo dei giovani. Il fatto che gli studenti italiani seguendo l’esempio di Greta Thunberg inizino a manifestare per chiedere politiche contro il mutamento climatico è centrale: questo infatti è un tema di futuro e non può che venire dai giovani. E siccome non c’è un cambiamento senza conflitto, ben venga che i nostri giovani manifestino e inchiodino la politica alle sue responsabilità. La prima cosa che dovremmo fare è iniziare a spostare i 16 miliardi di sussidi che ogni anno diamo alle fonti fossili. Ma purtroppo il mio gruppo non è in maggioranza.
il mio intervento a Omnibus su La7 a proposito di clima e fridays for future.
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