Quella del clima è una sfida globale, non una questione di parte, e richiede il contributo di tutti. Perché l’ambiente non è un settore ma una questione trasversale che riguarda l’innovazione, la salute, lo sviluppo, la sicurezza dei cittadini sui territori e l’equità sociale, in cui attraverso la formazione e la ricerca ha un ruolo centrale anche la scuola e il mondo della formazione. Un fronte strategico ben colto dal ministro Fioramonti, che non a caso ha invitato gli istituti ad accettare come motivazione di assenza la partecipazione degli studenti al #ClimateStrike.
Un appuntamento importante per andare in questa direzione sarà la terza edizione di Didacta Italia, che si svolge dal 9 all’11 ottobre alla Fortezza da Basso di Firenze. È il più importante appuntamento fieristico sul mondo della scuola. Spin-off della ‘fiera madre’ tedesca, Didacta è una manifestazione dedicata ai docenti, alla formazione e all’aggiornamento innovativi, dove sono presenti le principali aziende della filiera della scuola: dall’editoria all’edilizia, dalle tecnologie agli arredi, dalla didattica museale a quella per l’educazione musicale. E avrà un’area interamente dedicata all’ambiente, all’economia circolare e alla difesa del pianeta con incontri, workshop, presentazione di libri, buone pratiche di educazione ‘verde’ costruita insieme a Legambiente. Per costruire insieme un ambientalismo scientifico e popolare, che sappia dimostrare la validità delle soluzioni che propone, e una scuola che innova ed è capace di futuro.
Il mio intervento su HuffPostItalia in versione integrale è disponibile qui.
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