La maggioranza giallobruna continua a farsi forte con i deboli e fa braccio di ferro sulla pelle dei 300 occupanti della ex scuola Don Bosco di Primavalle, a Roma. Per sgomberare 70 nuclei familiari con 80 minori ha messo in campo un impressionante schieramento di forze. Anziché trattare il disagio abitativo come una questione sociale, i giallobruni lo trattano come un problema di ordine e sicurezza pubblici. Una vergogna.
Per non vedere più scene simili con la mozione sulle periferie di cui sono firmataria insieme ai colleghi Fassina, Fornaro e Pastorino, LeU fa delle richieste precise all’esecutivo. Proposte concrete per rispondere ad alcuni dei principali bisogni degli italiani: la casa, servizi per migliorare la qualità della vita, l’inclusione sociale. Tutto senza consumare nuovo suolo, ma riutilizzando a scopo abitativo, sociale, culturale e sanitario, gli immobili pubblici e privati inutilizzati.
La mozione impegna il governo a fare della riqualificazione delle periferie, della rigenerazione urbana e del riuso anche in chiave anti-degrado questioni strategiche e strutturali accompagnate da adeguati finanziamenti. Già dalla legge di Bilancio. Il testo considera prioritari nella riqualificazione delle periferie i progetti di rigenerazione e riuso di immobili e aree dismesse finalizzati a piani di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP), edilizia sociale, locazione a costi sostenibili, uso socio-culturale e sanitario. Interventi che avranno anche l’effetto positivo di rilanciare l’occupazione e l’edilizia di qualità, che non consuma nuovo suolo. La mozione
impegna infine l’esecutivo alla riqualificazione dei quartieri di ERP con interventi di risparmio energetico e contrasto alla povertà energetica. Il tutto prevedendo percorsi di partecipazione per abitanti, associazioni e sindacati e assumendo iniziative per escludere dal patto di stabilità gli investimenti degli Enti Locali per la rigenerazione urbana.
Il testo mette al centro i diritti dei cittadini e risponde all’emergenza abitativa senza nuovo cemento e senza sgomberi, ma con la rigenerazione urbana e la riqualificazione delle periferie.
Il mio intervento in Aula alla Camera per illustrare la mozione a mia prima firma sulle periferie.
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Il Governo fa la guerra ai poveri invece che alla povertà
NON SI RISPONDE AL DISAGIO ABITATIVO CON GLI SGOMBERI. DA LEU UNA MOZIONE PER UNA POLITICA ABITATIVA CHE DIA DIRITTI AD ALTA SOSTENIBILITA'
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