Mi fa piacere che dopo la mia sollecitazione in Commissione il ministero dell’Ambiente abbia pubblicato sul proprio sito una notizia che ricorda un suo importante compito: quello di predisporre e aggiornare ogni anno entro il 30 giugno il Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi e ambientalmente favorevoli. Una notizia a cui viene giustamente messo il link per scaricare il documento, peccato si tratti dell’edizione riferita al 2016. Attendiamo con ansia anche la seconda edizione, riferita al 2017, che dovrebbe arrivare a giorni, e speriamo che il governo riesca almeno a rispettare la scadenza della terza edizione.
Togliere soldi alle fonti fossili è insieme la cosa più facile e quella più difficile da fare per parafrasare Greta: facile perché sappiamo chi e cosa inquina, difficile perché si toccano interessi e poteri enormi. Ma in ballo c’è il futuro dei nostri figli che oggi sono in piazza per ricordare a tutte e tutti noi che abbiamo il dovere di intervenire ora! Subito.
E’ necessario un aggiornamento ad oggi, vedere cosa bisogna eliminare e cosa invece si deve incentivare, e non una relazione di tre anni fa. E bisognava metterlo a punto prima di predisporre il Def. Soltanto così il Documento di economia e finanza avrebbe potuto guardare allo sviluppo sostenibile e, tenendo conto di quegli elementi, mettere a punto una strategia seria per il Paese, nel rispetto della crescita e dell’ambiente.
Adesso si proceda al più presto alla revisione. Anche perché il Catalogo andrebbe predisposto dal ministero con cadenza annuale. È già tardi.
REPETITA IUVANT MA AL PAESE E ALLE POLITICHE PER IL CLIMA SERVONO DATI AGGIORNATI. E OGGI I GIOVANI IN PIAZZA PER DIFENDERE IL LORO FUTURO
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