PERCHÉ LA CRISI CLIMATICA NON AMMETTE RINVII
Copernicus Climate Change Service, il programma di osservazione della terra dell’Ue, ci dice che il 2020 a pari merito con il 2016 è stato l’anno più caldo mai registrato a livello mondiale. Una sveglia che spero faccia capire a tutti che non c’è più tempo per rinviare la transizione ecologica, perché le vere crisi non ammettono ‘rimpasti’. Ecco perché una politica lungimirante dovrebbe affrettarsi e usare al meglio il Recovery Plan investendo su progetti capaci di trasformare l’economia, rendendo il nostro sviluppo sostenibile e inclusivo. Per una vera conversione ecologica, senza cadere nella trappola del greenwashing. Al contrario alcuni progetti inclusi nelle bozze del Piano vanno nella direzione sbagliata. Uno per tutti: quello dell’Eni per la cattura e lo stoccaggio della CO2 nei fondali marini al largo di Ravenna. Come dire che possiamo continuare ad emettere gas climalteranti perché speriamo di catturarli con una tecnologia che rischia di non tenere confinata a lungo l’anidride carbonica, ma che da subito promette di non toccare e non trasformare gli attuali processi produttivi inquinanti per renderli ecologicamente sostenibili.
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