È il mezzo di trasporto più ecologico, economico e accessibile, un vero simbolo di libertà. Per questi motivi la bici è un mezzo molto concreto per cambiare la nostra società a partire dalla mobilità.
Sempre più italiani scelgono di pedalare non solo per spostamenti quotidiani casa-scuola casa-lavoro, ma anche per andare in vacanza. Lo testimonia il rapporto Isnart-Unioncamere e Legambiente sulle tendenze del cicloturismo in Italia riferiti al 2019: quasi 2 milioni di italiani usano la bici come mezzo di trasporto quotidiano, sono stati 20,5 milioni i pernottamenti di cicloturisti italiani e in tempi di pandemia si può arrivare a 26 milioni.
In tempi di Covid la bicicletta è anche un “dispositivo di sicurezza individuale” perché se vado in bici non inquino e soprattutto mantengo le distanze: sarebbe ora di far salire le bici sui trenini pendolari in tutte le città e a tutte le ore. Altroché tenere aperta la ZTL a tutte le auto, come stanno pensando di fare a Roma!
Proprio la bici, con gli altri mezzi di micro elettrico, è la candidata ideale per garantire libertà e sicurezza negli spostamenti ai cittadini, aria più pulita per i nostri polmoni e città più vivibili per tutti. Evitando che la paura del contagio e la difficoltà del trasporto pubblico locale legate al periodo creino un pericolosissimo effetto boomerang sommergendo le città con un’onda di ritorno di traffico privato motorizzato e smog. Per questo ambientalisti e clicloattivisti propongono di dotare le città italiane di una estesa rete per la mobilità di emergenza, assegnando corsie dedicate a pedoni, bici e micro-elettrico lungo tutte le principali direttrici urbane. Interventi leggeri e a basso costo, che vanno accompagnati con linee di arresto avanzate e protette agli incroci, doppio senso ciclabile, strade a velocità limitata e corsie condivise bus+bici. Misure per la quali non farò mancare il mio impegno in Parlamento, a partire dalla conversione in legge del decreto Rilancio.
Già che dobbiamo ripartire in modo sostenibile si colga l’occasione per completare finalmente il Grab. E facciamolo diventare una grande occasione di rigenerazione per Roma. Sarebbe un bel modo per festeggiare la Giornata mondiale della bicicletta 2020 che si celebra proprio oggi.
Il mio intervento su La Stampa in versione integrale .
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