“Presidiare maggiormente il territorio e un monitoraggio sanitario può aiutare. Ma se la gestione dei rifiuti diventa il nuovo terreno di scontro nella maggioranza per mostrare chi tra i due vicepremier ha più muscoli non si fa l’interesse del Paese, né dei cittadini.
In Campania come nel resto del Paese bisogna puntare a un corretto ciclo di gestione dei rifiuti, fatto di riduzione, riuso, recupero e riciclo, e lavorare per l’economia circolare come ci chiede l’Europa. Un’economia che spinge filiere industriali innovative, ha bisogno di regole chiare e controlli, capace di allontanare il Paese dalle emergenze e di stroncare sul nascere gli appetiti della criminalità organizzata.
Ecco perché non servono ricette del passato come nuovi inceneritori o discariche. Gli impianti che servono, invece, sono quelli per il trattamento dell’organico con la tecnologia della digestione anaerobica che produce compost e biometano, trasformando così i rifiuti in risorse.
Tutte le situazioni di non chiusura corretta del ciclo dei rifiuti generano aree grigie in cui l’illegalità prova a infiltrarsi, tanto al sud quanto al nord del Paese. E lo vediamo chiaramente con l’impennata dei roghi negli impianti di trattamento e stoccaggio di rifiuti verificatasi tanto al nord quanto al sud. Questa si una vera emergenza, che sarà al centro del mio lavoro nella Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e sugli illeciti ambientali ad esso correlati”.
Così la deputata di LeU Rossella Muroni sulle dichiarazioni della maggioranza in tema dei rifiuti e sulla firma del protocollo per la Terra dei Fuochi in programma oggi a Caserta.
19 novembre 2019
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