Lo scorso 8 ottobre i Fridays For Future hanno manifestato pacificamente davanti alla sede Eni di Roma insieme agli attivisti di Extintion Rebellion, nell’ambito delle azioni organizzate per la settimana di mobilitazione in vista dello sciopero mondiale per il clima. A un mese di distanza stanno ricevendo una serie di multe per violazione delle disposizioni sul “distanziamento sociale”, ma soltanto in riferimento alla manifestazione dell’8 ottobre davanti all’Eni. Eppure nessuno durante quella manifestazione è stato accusato di stare violando il distanziamento fisico.
Negli ultimi venni anni sono raddoppiati i disastri naturali a causa soprattutto dei cambiamenti climatici, quindi delle inquinanti fonti fossili. Lo ho ribadito circa un mese fa un rapporto dell’Ufficio delle Nazioni Unite per la riduzione del rischio di catastrofi. Ma queste verità sembra che in Italia non si possano dire all’Eni.
Per sostenere le spese delle sanzioni, che sanno tanto di censura, i ragazzi dei Fridays For Future hanno lanciato il crowdfunding #ciavveleni, ci multi ma noi non ci fermiamo! Un’iniziativa di solidarietà lanciata su produzionidalbasso.com alla quale ho aderito e a cui spero contribuiranno in molti.
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