Lo diciamo da tempo noi di FacciamoECO, in buona compagnia con ambientalisti associazioni e imprese green: negli ultimi anni l’Italia ha frenato le rinnovabili. Un nuovo allarme arriva da un documento del Politecnico di Milano: l’Italia si è piazzata in fondo alla classifica europea con una riduzione del 35% di nuove installazioni rispetto al 2019. Un rallentamento dovuto a iter autorizzativi troppo lenti, che quasi inesorabilmente vengono fermati delle Soprintendenze. Spero che almeno questo convinca il Ministro della Transizione ecologica Cingolani che, invece di parlare di nucleare e gas, dovrebbe fare una battaglia interna al Consiglio dei ministri e soprattutto contro il boicottaggio del Ministero della Cultura per aiutare le rinnovabili. Altrimenti è inutile che si lamenti delle accuse, dei bla bla bla e dei giovani, che non sono eversivi ma semplicemente stufi di perdere tempo e futuro.
Perché se non ci occupiamo del cuore del problema, ossia delle rinnovabili necessarie per realizzare la decarbonizzazione, sarà difficile se non impossibile installare i 70 gigawatt di nuova potenza pulita necessari per raggiungere gli obiettivi climatici europei.
Anche per questo i finanziamenti green devono andare alla rinnovabili, non a gas e nucleare che devono restare fuori dalla tassonomia europea.
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