La Libia non è né un Paese né un porto sicuro, come l’Onu e la Commissione Europea dicono da tempo. Se non vogliamo essere complici di gravi e sistematiche violazioni di diritti umani, l’Italia revochi l’accordo con la Libia per la gestione dei flussi dei migranti che altrimenti dal 2 novembre sarà rinnovato automaticamente per tre anni. Grazie ad Avvenire e a Nello Scavo per le approfondite inchieste sul fenomeno e per aver dato voce alle richieste di associazioni e di alcuni di noi parlamentari.
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