La Camera ha approvato oggi il testo unificato per la tutela e lo sviluppo dell’agricoltura biologicoa e la mozione in difesa della dieta Mediterranea. Due provvedimenti importanti a tutela del sistema agroalimentare italiano. Un sistema fondato sulla qualità, rinomato nel mondo e che forse proprio per questo viene spesso messo sotto attacco.
Dopo il tentativo del #Ceta, che voleva sostanzialmente sdoganava l’italian sounding, i tentativi di introdurre gli #Ogm ora ci dobbiamo difendere anche dalle risoluzioni Onu: lo scorso settembre 193 Paesi #Onu hanno approvato la dichiarazione politica sulle misure per ridurre nei prodotti alimentari l’uso di grassi saturi, di sale, zuccheri ed alcol che potrebbero avere se consumati in quantità eccessiva effetti dannosi sulla #salute. Poi il 12 novembre sette Paesi aderenti alla Nazioni Unite, tra la Francia, hanno presentato una nuova proposta di risoluzione contenente misure operative che si rivelerebbero come fortemente penalizzanti per i prodotti agroalimentari tipici e a denominazione d’origine del nostro Paese, come l’olio d’oliva, i formaggi e i salumi per cui siamo famosi. Si vuole spingere sul sistema delle #etichettatureasemaforo, che mette nel mirino i grassi naturali, ma nulla dice sulla presenza o meno negli alimenti di sostanze ben più pericolose per la salute come edulcoranti, coloranti e additivi chimici.
Con questo sistema a semaforo, insomma, molti nostri concorrenti hanno trovato il modo di attaccare la dieta Mediterranea rinomata per il suo equilibrio. L’Italia dovrà far sentire la sua voce nei negoziati presso le Nazioni Unite.
Noi italiani abbiamo tutto l’interresse a costruire un sistema di etichettatura davvero chiaro e trasparente, che indica anche l’origine dei prodotti.
Noi siamo il Paese con la più grande biodiversità agricola, il nostro sistema agricolo è improntato e cresciuto nel segno della qualità e siamo la patria della #dietaMediterranea. Scoperta da uno scienziato americano che si chiamava #AncelKeys che nel 1962 si trasferì nel #Cilento, proprio a #Pollica la dieta Mediterranea ha il suo museo.
Oltre a difendere un sistema di eccellenza e a respingere l’ennesimo attacco credo che l’Italia dovrebbe mettere in campo un sistema di iniziative a tutela della nostra cultura alimentare. Si potrebbe usare la leva fiscale allo scopo. La mia collega, la senatrice Loredana De Petris, negli anni passati ha fatto una battaglia fortissima per modulare il meccanismo dell’IVA e per penalizzare le bibite ad alto contenuto di grassi e gassose. Partiamo da qui.
Il mio intervento in Aula.
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