Sospensione del Codice degli appalti, subappalto libero, massimo ribasso al massimo, appalto integrato, trattativa privata fino a un milione di euro e sblocca inceneritori. Ecco questa è l’idea di sicurezza, qualità e trasparenza che ha la Lega per le opere pubbliche e che ha messo nero su bianco ell’emendamento presentato al Senato al decreto Sblocca Cantieri. Il malaffare ringrazia: non avrebbe potuto fare di meglio neanche se avesse redatto direttamente questo emendamento che riscrive l’articolo 1 dello Sblocca Cantieri per cancellare la tutela dei lavoratori, la giusta retribuzione del lavoro, la qualità nella progettazione e nella realizzazione delle opere, la lotta all’illegalità e la prevenzione di infiltrazioni della criminalità organizzata nelle opere pubbliche.
Ora resta da vedere se i Cinque Stelle, che sono nati e cresciuti invocando l’onesta, pur di mantenere in vita il governo giallobruno sono disposti a far passare questo scempio.
Dulcis in fundo, l’emendamento introduce anche un argomento inedito per il decreto che rappresenta un ritorno al passato: lo sblocca-inceneritori. Salvini dimostra di essere legato a ricette superate che non servono al Paese. Ricordo che sui rifiuti, come ci chiede l’Europa, la via è quella della corretta gestione fatta di riduzione, riuso, riciclo, raccolta differenziata e di economia circolare, non di termovalorizzatori.
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