Stamattina la terra è tornata a tremare nelle Marche. Con le scosse, che sono state avvertite distintamente anche al centro-nord del Paese, è tornata la paura ma non sembrano esserci vittime, fortunatamente. Segnalati invece danni agli edifici, le verifiche sono in corso e per precauzione in diverse città della regione le lezioni scolastiche e universitarie sono state sospese come pure la circolazione ferroviaria per alcuni tratti lungo la linea adriatica. Una ennesima dimostrazione del fatto che è imprescindibile investire in prevenzione e costruire rispettando norme e criteri antisismici per rendere sicuri i nostri edifici.
Questa volta l’epicentro è stato in mare…dove si vogliono aumentare le estrazioni del gas ma si bloccano le pale eoliche offshore. L’Italia è uno dei Paesi a maggiore rischio sismico del Mediterraneo, una fragilità che dovrebbe indurci a sottoporre le trivellazioni off-shore al principio di precauzione. Fermo restando che continuare a puntare sui fossili è una scelta sbagliata, miope e che ci tiene legati al passato. Invece dovremmo prepararci al futuro.
Qui l’articolo ‘L’Olanda chiude il giacimento di gas più grande d’Europa perché provoca terremoti‘
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