Con la pandemia su marciapiedi, piazze, strade, parcheggi e strisce blu sono stati posizionati un po’ ovunque tavolini all’aperto. È stata una scelta intelligente per consentire a tante attività di andare avanti e anche per dare luoghi sicuri di incontro, soprattutto ai giovani.
Superata la fase più critica del covid, credo sia giusto ridefinire lo spazio pubblico tutelando tutti i cittadini, gli interessi e le funzioni della città. Commercio, ma anche pedoni, bambini, carrozzine, anziani, aree per la comunità. E sulle strade della viabilità principale, prima dei dehors, vanno garantite l’accessibilità e la mobilità in sicurezza per tutte le tipologie di utenze.
A Roma, per esempio, il Comune è al lavoro con l’Assessore alla Mobilità Patanè per arrivare con pragmatismo, anche attraverso un regime transitorio, a un nuovo regolamento che contemperi le diverse esigenze.
Per una città più bella e più verde, con meno traffico e smog, dove sia piacevole vivere.
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