BISOGNA DARE ALLE NOSTRE AREE PROTETTE IL FUTURO CHE MERITANO

La risposta del ministro dell’Ambiente al question-time firmato da me e dai colleghi Fornaro e Pastorino sulla situazione di grave ritardo nelle nomine dei vertici di troppi Parchi nazionali, che di fatto compromette l’attività delle aree protette, non mi tranquillizza affatto. Il Ministro Costa ci ha detto in sostanza che ha voluto attendere lo svolgersi delle elezioni amministrative visto che le nomine richiedono l’intesa con le regioni interessate. Credo sia urgente dare una governance forte e concreta alle nostre aree protette, proprio per metterle in condizione di custodire il capitale naturale e di valorizzare insieme ai comuni che ne fanno parte i nostri territori.

Mi preoccupa, però, la prospettiva che le nomine dei presidenti, e anche quelle dei direttori, dei Parchi nazionali finiscano nell’ennesima trattativa tra le forze politiche della maggioranza. O forse è più corretto dire nell’ennesimo braccio di ferro tra M5S e Lega. Vedi il caso del Parco nazionale del Circeo, in cui la commissione Ambiente del Senato ha bocciato il nome proposto dal ministro per il presidente.

Se queste sono le premesse spero che la legge sui Parchi, che a inizio mandato il ministro ha affermato di voler rivedere, non venga toccata. Parchi e aree protette sono fondamentali per la difesa degli habitat e della biodiversità, ma hanno anche un ruolo strategico in quanto luoghi di sperimentazione di pratiche innovative e modelli di sviluppo sostenibili da cui tutto il Paese prende esempio. Hanno bisogno di concretezza, stabilità e serenità e non di finire nel ping-pong infinito cui ci hanno abituato le forze di questo governo. Serve concretezza e visione per disegnare il futuro che i nostri Parchi meritano da qui ai prossimi 20 anni.

Il mio commento alla risposta che il ministro dell’Ambiente Costa ha dato al mio question-time sui motivi del grave ritardo nella nomina dei vertici di circa la metà dei Parchi nazionali italiani.

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Rossella Muroni

Ecologista, progressista e femminista, esperta di sostenibilità ambientale e Presidente di Nuove Ri-Generazioni. Fino a ieri presidente nazionale di Legambiente e vicepresidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati.

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