Per la conversione ecologica il tempo di agire è adesso. Ce lo ha drammaticamente ricordato il nubifragio che ha colpito la Sardegna: la crisi climatica è già in atto e aggrava ulteriormente il rischio idrogeologico del Paese. Per questo una politica lungimirante, che miri a garantire maggiore sicurezza ai cittadini, deve dare priorità alla riduzione dei gas a effetto serra. Per lo stesso motivo ho presentato alcuni emendamenti alla Legge di Bilancio che hanno l’obiettivo di spingere la produzione e i consumi verso un’economia green. A partire da quello che prevede la graduale eliminazione, tra il 2021 e il 2025, degli oltre 19 miliardi di sussidi ambientalmente dannosi e che ho presentato insieme a Palazzotto, Fusacchia, Quartapelle, Lattanzio e Magi.
Le risorse così recuperate sono destinate a un programma nazionale per la transizione energetica e la riduzione delle emissioni in tutti i settori produttivi, a un piano strutturale di messa in sicurezza del territorio con interventi di prevenzione e mitigazione del rischio e di adattamento ai cambiamenti climatici e a un programma di riqualificazione energetica e messa in sicurezza sismica degli edifici pubblici e privati, di rigenerazione urbana, di contrasto al nuovo consumo di suolo e all’abusivismo edilizio. Le risorse liberate serviranno anche per supportare l’economia circolare e per stabilizzazione il superbonus 110%, insieme a sisma bonus, ecobonus, bonus ristrutturazioni, bonus facciate ed bonus verde. Beneficeranno della misura anche la mobilità sostenibile, le filiere agricole biologiche e le buone pratiche ecologiche.
Aggiungi commento