In Italia, nel 2019, non tutti sono liberi di intervenire a iniziative pubbliche ed esprimere il proprio pensiero. Come denunciato da alcuni giornali e riportato da una interrogazione di Palazzotto sottoscritta anche da me e Fratoianni, il Prefetto di Gorizia ha posto il veto sulla partecipazione di Serena Pellegrino, nella scorsa legislatura deputata di SI e vicepresidente della Commissione Ambiente, ad un convegno sulle mafie promosso dal movimento Agende Rosse. Con queste motivazioni: Pellegrino ha fatto valutazioni politiche in passato sulle strutture governative e non è adatta a parlare a un pubblico di studenti perché si corre il rischio di avere delle coloriture politiche in un convegno istituzionale apolitico. Per lo stesso Prefetto, però, non sarebbe stato un problema avere al convegno, che poi non si è tenuto, due relatrici in campagna elettorale per una lista di destra a Modena.
Se un prefetto può limitare la libertà di parola di una stimata cittadina per questioni di opinione siamo di fronte non solo a una grave forma di censura, ma anche a una pesante limitazione della democrazia, visto che le valutazioni politiche contestate sono state espresse durante il suo mandato parlamentare.
Per chiedere al Presidente della Repubblica, in quanto garante dei principi fondamentali della Costituzione, un intervento per evitare che episodi simili si ripetano e che venga destituito il Prefetto di Gorizia ho lanciato la petizione ‘Democrazia in pericolo: il Prefetto di Gorizia decide chi ha diritto di parola’ su Change.org di cui sono prima firmataria insieme a Loredana De Petris.
La petizione si può firmare al seguente link
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