‘Non so chi sia il padre tra i tre carcerieri che per tre anni mi hanno violentata ogni notte, mentre di giorno mi torturavano con i fili elettrici … Il mio bambino lo amo e lo odio allo stesso tempo’. È la testimonianze di Myriama su quanto succede nei centri di detenzione per migranti in Libia.
Non possiamo votare il rinnovo degli accordi con la Libia perché daremmo soldi a coloro che compiono crimini orribili, stupri, violenze e torture, alla cosiddetta Guardia costiera libica che va a caccia dei migranti in mare, riporta indietro queste donne e questi uomini disperati e li riconsegna all’orrore dei campi di detenzione libici.
Ecco perché non possiamo oggi in quest’Aula rinnovare gli accordi con la Libia!
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