Sottoscrivo l’emendamento del collega Ungaro per estendere il regime di iva agevolata ai prodotti sanitari o igienici femminili, quali tamponi interni, o assorbenti esterni. Una misura giusta a sostegno delle donne, che però il governo non vuole far passare con la scusa che servono un contesto più ampio, tempi di ragionamento più lunghi, che serve normare nell’insieme. Non capisco perché queste esigenze escano fuori solo quando si tratta di una misura che sostenie le donne. Mentre altre norme trovano corsie preferenziali, ed è evidente che l’interesse economico prevale. Ripeto, non capisco perché quando si tratta di noi donne, dei nostri diritti, dei nostri bisogni, c’è sempre da ragionare, c’è qualcosa da aspettare. E non si parla del fatto che questo emendamento vuole introdurre una misura di civiltà. Per alcuni i soldi si trovano, per le donne no, per abolire la Tasi la maggioranza ha votato ‘si’, per portare al 5% l’iva sugli assorbenti e per i diritti delle donne invece i soldi non si trovano mai. E questo è un dato di fatto.
Il mio intervento in Aula alla Camera dei Deputati durante l’esame delle Disposizioni per la semplificazione fiscale, il sostegno delle attività economiche e delle famiglie e il contrasto dell’evasione fiscale.
Politica
L’iva agevolata per gli assorbenti è una misura di civiltà
PER LA QUALE PERÒ IL GOVERNO NON TROVA I SOLDI. PERCHÉ IN GIOCO CI SONO 'SOLO' I DIRITTI DELLE DONNE
Aggiungi commento