Il clima di odio verso i diversi, i deboli e verso le Ong che si respira nel Paese sta assumendo i tratti di una vera emergenza culturale, oltre che sociale, e si alimenta anche di fake-news, false informazioni e diffamazione. Che sono anch’esse un reato. Per questo credo abbia fatto bene l’onlus Cospe a sporgere querela per diffamazione contro il settimanale “Panorama”. Il settimanale in un articolo del 17 luglio intitolato ‘Il lato oscuro del soccorso islamico’ accusava senza alcun fondamento la Onlus di finanziare associazioni terroristiche palestinesi con i fondi della cooperazione allo sviluppo. Arrecando un grave danno al lavoro che Cospe da anni porta avanti con impegno insieme a molti partner in Palestina, mettendo a rischio le persone che lavorano o collaborano con la Onlus e alimentando la paura verso il mondo islamico.
È bene ricordare che Cospe è attiva in 25 Paesi con decine di progetti che promuovono uno sviluppo equo e sostenibile, il rispetto dei diritti umani, la pace e la giustizia tra i popoli.
Quella di Cospe è una querela giusta, che difendere la serietà e la trasparenza del lavoro della onlus, ma tutela anche la libertà di informazione – quella che verifica le fonti e i fatti senza distorcere la realtà – e quindi la democrazia.
BENE HA FATTO COSPE A QUERELARE PANORAMA PER DIFFAMAZIONE
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