E DEFINIRLO TALE È PUBBLICITÀ INGANNEVOLE. GRAZIE LEGAMBIENTE MDC E T&E
Il diesel è un carburante fossile che non aiuta mai l’ambiente, neanche se ha una piccola componente derivante da oli vegetali, e non può essere definito ‘green’ o ‘rinnovabile’.
Lo ha stabilito in modo chiaro l’ Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che su segnalazione di Legambiente, Movimento Difesa del Cittadino e Transport & Enviroment ha disposto nei confronti di Eni una sanzione di 5 milioni, il massimo possibile per pubblicità ingannevole e pratica commerciale scorretta, per la campagna su ‘ENIDiesel +’ in cui il carburante veniva definito ‘green diesel’, ‘componente rinnovabile’ e in cui si diceva ‘aiuta a proteggere l’ambiente grazie a una significativa riduzione delle emissioni’.
Così ristabiliamo la verità scientifica: i fossili non sono amici del clima.
Anzi, per aiutare il clima andrebbero gradualmente tagliati gli oltre 18 miliardi di sussidi pubblici che diamo annualmente alle fonti fossili e per aiutare l’ambiente l’Italia deve smetterla di considerare l’olio di palma e di soia e i loro derivati come biocarburanti e di sussidiarli. Proprio come chiede la petizione di Legambiente #UnPienoDiPalle e come prevede una mia proposta di legge.
Questo si che aiuterebbe a decarbonizzare le nostre società ed economia e a fronteggiare l’emergenza smog.
Così ristabiliamo la verità scientifica: i fossili non sono amici del clima.
Anzi, per aiutare il clima andrebbero gradualmente tagliati gli oltre 18 miliardi di sussidi pubblici che diamo annualmente alle fonti fossili e per aiutare l’ambiente l’Italia deve smetterla di considerare l’olio di palma e di soia e i loro derivati come biocarburanti e di sussidiarli. Proprio come chiede la petizione di Legambiente #UnPienoDiPalle e come prevede una mia proposta di legge.
Questo si che aiuterebbe a decarbonizzare le nostre società ed economia e a fronteggiare l’emergenza smog.
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