Il governo venga a riferire in Aula, e lo faccia rapidamente, su quanto sta accadendo al Cara di Castelnuovo di Porto, che il ministro della paura Salvini ha dato mandato di sgomberare senza preavviso e senza far sapere che fine faranno le 320 persone che lì hanno vissuto fino ad oggi. Anche senza confronto con le istituzioni locali.
Vorrei sottolineare il metodo con cui si sta attuando questo trasferimento: senza informazione, senza consapevolezza di quali sono le situazioni che si vivevano in quel centro. Di questo dobbiamo ringraziare il ministro dell’Interno e il suo cosiddetto decreto Sicurezza. È grave che ci si dimentichi in maniera così palese e crudele che si sta parlando di persone, di esseri umani, a cui era stata riconosciuta anche una situazione di fragilità e di debolezza.
Come se non bastasse nel Cara di Castelnuovo di Porto, un centro integrato nel territorio, ci sono delle situazioni che sono colpite dall’attuazione del decreto-legge Salvini anche in maniera assolutamente illegittima: ci sono casi di permessi umanitari antecedenti al 5 ottobre e non si può avere una retroattività dell’efficacia del decreto. E sempre in quel centro ci sono moltissime donne che hanno subito violenza e quello che stanno subendo in queste ore è l’ennesima violenza. Un fatto che ci preoccupa molto ed è in linea con quanto successo nelle ore e nei giorni scorsi nel Mar Mediterraneo, prima con un naufragio e poi con 100 migranti che chiedevano aiuto e sono stati riportati in Libia. Dove i migranti vengono torturati e lo fanno con la complicità di questo Governo. Il mio intervento in Aula su quanto sta avvenendo a Castelnuovo di Porto
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