Oltre 30mila reati accertati contro l’ambiente, quasi 84 al giorno, circa 3,5 ogni ora. Sono i dati drammatici del nuovo rapporto Ecomafia di Legambiente riferiti al 2021. In cima alla ‘classifica’ degli illeciti contro l’ambiente ci sono i reati legati al ciclo illegale del cemento, seguiti da quelli del ciclo illegale dei rifiuti e dai reati contro la fauna. Con una superficie colpita dalle fiamme di oltre 159.000 ettari crescono vertiginosamente anche i reati contro il patrimonio boschivo.
Contro questi ladri di futuro che fanno profitti illeciti a spese di ambiente, economia pulita, salute e sicurezza dei cittadini non bisogna mai abbassare la guardia. Per questo e per promuovere il ripristino della legalità torno a sollecitare, insieme a Legambiente, correttivi per includere i crimini ambientali tra i reati particolarmente gravi per cui non scatta la tagliola dell’improcedibilità e per affidare ai prefetti, in caso di inerzia dei Comuni, la responsabilità degli abbattimenti oggetto di ordinanze anche precedenti alla norma per la semplificazione delle demolizioni di abusi edilizi introdotta dalla legge 120/2020.
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