DECRETI LEGISLATIVI DA RIVEDERE

Con l’alibi di adeguare la normativa italiana ad alcuni regolamenti europei rischiamo di dare il via libera agli Ogm, e tutto senza alcuna discussione pubblica e trasparente. È l’allarme lanciato dalla coalizione Cambia la Terra, di cui fanno parte FerderBio, Legambiente, Lipu, ISDE – Medici per l’Ambiente e WWF, da Greenpeace, Fairwatch, Associazione Rurale Italiana e da molte altre associazioni. Un allarme che raccogliamo chiedendo una revisione profonda, se non il ritiro e la riscrittura, degli atti incriminati.

Il governo ha mandato quattro schemi di decreto legislativo per i pareri alle Commissioni Agricoltura di Camera e Senato. Si tratta di atti tecnici che riguardano le norme per la produzione e la commercializzazione dei materiali di moltiplicazione della vite, per la produzione e la commercializzazione dei materiali di moltiplicazione e delle piante da frutto e delle ortive, per la protezione delle piante dagli organismi nocivi e quelle per la produzione a scopo di commercializzazione e la commercializzazione di prodotti sementieri. Atti che, di fatto, toccando i modi per produrre e commercializzare le varietà ottenute con la tecnica di ricombinazione genetica (NBT) che la Corte di Giustizia UE equipara ai tradizionali Ogm, oltre alla previsione esplicita della coesistenza vietata in Italia, aprono un enorme varco agli Organismi geneticamente modificati.

Eppure in Italia è vietata sia la coltivazione di Ogm sia la loro sperimentazione in campo aperto. Una scelta in applicazione del principio di precauzione, fatta per difendere la biodiversità e garantire un futuro alla nostra agricoltura sostenibile e di qualità. E siccome per legge non è possibile coltivare Ogm, il Paese non si è dotato di una normativa per la coesistenza tra piante geneticamente modificate e tutte le altre produzioni agricole, in particolare quelle biologiche per le quali la contaminazione da Ogm è motivo di esclusione dal marchio europeo del bio. Se proprio si vuole scardinare il quadro giuridico italiano in materia di Ogm si abbia il coraggio di farlo allo scoperto, in trasparenza, e non nelle pagine di atto tecnico del governo non soggetto ad alcuna discussione pubblica.  E magari, prima di far passare questo atto scellerato, si approvi la legge per la promozione del biologico che da quasi da due anni non riesce ad approdare nell’Aula di Palazzo Madama.

Questa la dichiarazione congiunta mia e di Federico Fornaro, capogruppo di Liberi e Uguali alla Camera.

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Rossella Muroni

Ecologista, progressista e femminista, esperta di sostenibilità ambientale e Presidente di Nuove Ri-Generazioni. Fino a ieri presidente nazionale di Legambiente e vicepresidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati.

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