Che anno ci stiamo per lasciare alle spalle?
Per l’ambiente il 2022 è stato un anno di contraddizioni. Scandito da criticità che hanno continuato ad aggravarsi, dall’emergenza climatica ai nuovi record di concentrazione di gas serra in atmosfera, ma caratterizzato anche da progressi importanti. Penso alla risoluzione Onu che dichiara l’accesso a un ambiente pulito sano e sostenibile un diritto umano universale, o alla creazione di fondo “loss and damage” per pagare danni e perdite ai Paesi più colpiti dagli eventi estremi causati dai cambiamenti climatici decisa alla Cop27 di Sharm El-Sheikh.
Il mondo continua ad andare a fossili, ma le rinnovabili crescono sia in termini di capacità installata che di investimenti, anche come risposta alla guerra russa all’Ucraina. Un incremento così forte che secondo l’Iea proprio le rinnovabili sono destinate a diventare a livello globale la più grande fonte di generazione elettrica entro il 2025.
Consumiamo risorse sempre più voracemente, ma Italia ed Europa stanno puntando sull’economia circolare e il mondo con la Cop15 sulla biodiversità ha deciso di invertire la rotta proteggendo, entro il 2030, il 30% delle terre emerse e delle acque del Pianeta. Una delle notizie più significative per l’ambiente, insieme all’ambiente e alla biodiversità tutelati dalla nostra Costituzione anche a tutela delle future generazioni. Ripartiamo da qui per il nuovo anno, pensiamo al futuro. Perché la Terra non l’abbiamo ereditata, ma è un prestito da restituire ai nostri figli.
E per chi ha voglia di approfondire consiglio lo speciale ‘100 notizie verdi 2022’ de La nuova ecologia.
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