Con una mia proposta di legge ho contribuito all’istituzione anche in questa Legislatura della Commissione bicamerale di inchiesta sulle attività illecite del ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali, ora la cosiddetta Commissione ecomafie è stata finalmente istituita.
Una Commissione particolarmente attesa, di cui faccio parte io stessa che si occupa di uno dei problemi più grandi che abbiamo nel Paese, che è anche uno dei limiti più forti per uno sviluppo sostenibile, che è la gestione dei rifiuti. Un settore che in Italia si è purtroppo spesso incontrato con gli interessi degli ecocriminali. Eppure potremmo essere la patria dell’economia circolare.
Mi vengono in mente tanti luoghi e tante storie. Ad esempio a Roma, la capitale del Paese, nella periferia nord assistiamo a una vicenda incredibile: quella dell’impianto Ama di Trattamento Meccanico Biologico di via Salario, il cosiddetto TmbSalario, che tiene in ostaggio 50mila mila persone con le sue esalazioni mefitiche e che Municipio e cittadini chiedono di chiudere. Un impianto che anche secondo una relazione di Arpa Lazio non funziona come dovrebbe producendo elevate quantità di rifiuto soggetto a putrefazione che rende inutile lo scarto che esce contribuendo fortemente alla puzza che i cittadini ogni giorno respirano. Un impianto su cui nel prossimo ufficio di presidenza della Commissione Ecomafie chiederò di avviare con urgenza un’indagine. O ancora penso alla Terra dei Fuochi, a Brescia che è diventata l’hub del Paese per i rifiuti speciali e a tutela della quale ho presentato una mozione che chiede una moratoria su conferimenti e nuove discariche, alle mille rotte dei rifiuti illegali in questo Paese. Ecco è importante che la Commissione bicamerale di inchiesta sulle attività illecite del ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esso correlati inizi a lavorare e lo faccia rapidamente.
Aggiungi commento